Nella notte del 18 Febbraio 2017, con discrezione come era nel suo carattere, ci ha lasciato l'amico Ciro Papa. Quello che più mi colpiva, oltre alla grande professionalità, era la sua bontà e immensa pazienza. Non l'ho mai visto "arrabbiato", sempre sorridente e pacato. Nella fratellanza dei CTA, ora si sposta solo un poco per entrare nella “Lista Paradiso” e far parte del gruppo in turnazione al settore "spazi aerei infiniti", dove le Clearances sono per l'utilizzo dell'iperspazio. "Ciro" proveniva da quella generazione che ha fatto la storia del Controllo del Traffico Aereo, quando, in ambiente assolutamente procedurale, ancora si facevano gli stimati calcolando i tempi di volo con il Regolo Palomba, e per sicurezza si aggiungeva un extra "minuto per la moglie ed uno per il figlio"; era un suo modo di dire per insegnare ai nuovi controllori che bisognava essere sempre attenti e prudenti, mai affrontare qualsiasi situazione di traffico con faciloneria e spavalderia. Sempre al passo con la crescita della domanda di uso dello spazio aereo da parte delle compagnie con velivoli sempre più performanti, ha partecipato attivamente all'adeguamento del Controllo del Traffico Aereo sia nella fase concettuale che nella fase dell'acquisizione ed uso delle nuove tecnologie. Umile maestro di vita e di professionalità.
“Che la sua eredità intellettuale sia sempre una guida per tutti noi”. Certo di raccogliere il comune pensiero e sentimento, con la famiglia condividiamo dolore e cordoglio.
Questo era il sorriso che ci hai regalato alla cena di 34 anni dalla svolta, ma questo è sempre stato il tuo sorriso.
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